
Quando è uscita la G1 X (ne ho parlato QUI) ho quasi pensato che Canon avesse un po’ snobbato il fenomeno mirrorless preferendo continuare sulla strada delle compatte evolute soprattutto per evitare di dover realizzare ex novo un corredo di ottiche dedicate.
Ieri sono stato smentito: è uscita la EOS M.
Il corpo è compatto, il sensore è CMOS da 18 MP in formato APS-C (forse una variante di quello che monta la EOS 650D), processore DIGIC 5 a 14 bit (veloce, potente e pronto a generare una vasta gamma tonale grazie alla profondità colore data dai 14 bit), baionetta dedicata che, con adattatore, può comunque montare le ottiche EF e EF-S mantenendo tutti gli automatismi, display touch screen da 3” e 1 MP, sensibilità ISO da 100 a 12,800 nativi.
L’approccio è studiato per essere semplice e intuitivo, meno tecnico di quello che si ha con una reflex.
Pochi comandi dedicati, ampio display touch screen che ricorda più l’utilizzo di uno smartphone che di una fotocamera, l’assenza di un mirino ottico (peccato, forse ce ne sarà uno elettronico da attaccare alla slitta del flash) sono tutti elementi che strizzano l’occhio all’utente poco esperto e che vuole solo una macchina punta e scatta ma con grande qualità di immagine.
Le ottiche disponibile per ora sono un pancake EF-M 22 mm f/2 STM (perché non stabilizzata?) e uno zoom EF-M 18-55 mm f/3,5-5,6 IS STM (“Stepper Motor Technology” è la tecnologia di motore passo-passo che permette un movimento più preciso della messa a fuoco). Sicuramente ne arriveranno presto altre, magari un tele fisso f/2 e un grandangolo.
Come per alcune sorelle minori, anche la EOS M sarà disponibile in diversi colori: nero satinato, bianco, argento e rosso.
Ultimo appunto sul prezzo.
La EOS M viene venduta in kit con l’obiettivo EF-M 18-55 mm f/3,5-5,6 IS STM e il flash Speedlite 90EX (linea guida 9) a 915,00 euri. Forse è un po’ alto per il segmento.
Per approfondire l’argomento e vedere le prime immagini scattate con la EOS M potete andare sul sempre esaustivo dpreview e, logicamente, sul sito Canon.
Ultimi post di Enrico Drigo (vedi tutti)
- L’importanza di avere un logo professionale - 23 maggio 2016
- Il meglio non sempre vince – episodio 1 - 11 aprile 2016
- Come fare: installare App su Mac - 31 marzo 2016
CyberLuke
Lug 24, 2012 -
Di recente sono passato da una reflex digitale (un evergreen come la Canon EOS) a una compatta Samsung.
Con una certa soddisfazione, devo dire: con la Canon non ci capivo assolutamente niente. Non riuscivo a memorizzare niente.
Ghiere, rotelle, pulsantini… non fa per me.
Questa EOS M è parecchio interessante, ma… 915 euro?!?
No, manco per la metà, mi spiace. 😀
Enrico
Lug 25, 2012 -
Come si diceva tempo fa, avere una compatta vuol dire usarla molto di più che una reflex. Sia per la semplicità di utilizzo che, soprattutto, per dimensioni e peso.
L’idea è proprio quella di arrivare ad avere un corpo piccolo e una elevata qualità. E mi sembra che siamo sulla direzione giusta.
Anch’io credo che il prezzo per questa Canon sia piuttosto alto anche se è probabile che si troverà a meno su siti come Amazon.