
Quando organizziamo il materiale per iniziare un nuovo lavoro una delle prime cose da fare è controllare la qualità delle immagini che il cliente ci fornisce.
Capita spesso, infatti, che le foto siano scattate in modo amatoriale con fotocamere consumer o addirittura con il cellulare. Per il mosso e lo sfocato non c’è molto da fare ma si può intervenire per ravvivare, schiarire, contrastare, togliere qualche elemento di disturbo.
In altri casi l’operazione è più delicata. Quando, ad esempio, si devono ripristinare delle vecchie foto procedendo dopo la scansione ad un lento e minuzioso lavoro di ricostruzione.
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LUIGI BICCO
Mag 16, 2012 -
Quello sulla vecchia foto è un lavorone 🙂
“Ravvivare” foto mi ha sempre stuzzicato a perder tempo per ore. Ma quando c’è la vegetazione di mezzo mi incazzo sempre.
Sembra che sui verdi, il blu venga sempre caricato di più e ogni volta finisce che mi faccio un sacco di selezioni.
Enrico
Mag 16, 2012 -
Si, in effetti quando si ha una foto virata o in BN è più semplice mascherare i difetti. Nelle foto a colori il nostro occhio percepisce di più la grana, le parti clonate e le sbavature che generano talvolta la toppa e il cerotto (che sono strumenti eccezionali per questi lavori) e come dici tu sulla vegetazione bisogna stare attenti.
Ma ti ricordi quando avevi un solo “mela Z” a disposizione e non c’era la “storia”?
Ma come si faceva a lavorare?
LUIGI BICCO
Mag 22, 2012 -
Si faceva, si faceva.
E forse si campava pure meglio 🙂
CyberLuke
Mag 23, 2012 -
Noooooooooo gli annulla multipli sono la più grande invenzione del mondo dopo il telecomando e i tacchi alti!!!!!